Vincolo e la possibilità (Il)
La scienza classica poteva riconoscere la razionalità soltanto nella necessità (l'ordine determinista) e poteva considerare il caso (il disordine) soltanto irrazionale. Ora comincia a delinearsi una serie di trasformazioni concettuali concernenti le nostre concezioni teoriche ed epistemologiche. Ormai l'idea di vincolo, trasforma le idee di ordine e di necessità. Ormai i giochi dell'ordine e del disordine consentono di intendere il sorgere e gli innumerevoli sviluppi delle organizzazioni fisiche, biologiche e umane nel senso di una storia di coproduzioni reciproche di vincoli e di possibilità. Gli sviluppi degli esseri auto-eco-organizzatori ci consentono di comprendere ciò che è stato inconcepibile per la scienza: l'autonomia dei sistemi fisici, dei sistemi biologici, dei sistemi cognitivi. L'autonomia non si emancipa dai vincoli. Si costituisce al contrario all'interno della dipendenza ecologica e, per noi stessi umani, della dipendenza sociale e culturale. La libertà umana è la possibilità interna di operare delle scelte, e ciò presuppone vincoli interni del nostro cervello, della nostra mente e della nostra cultura. Perché questa possibilità interna possa esprimersi occorre la conoscenza dei vincoli esterni, cioè dei determinismi da utilizzare e da evitare, e occorre anche la conoscenza delle possibilità esterne, cioè delle zone di indeterminazione e di incertezza fra i vincoli.Dobbiamo anche comprendere i giochi complessi e sottili dei vincoli e delle possibilità che sono nello stesso tempo interni ed esterni a noi. Mauro Ceruti ci invita ad esplorare questi giochi a tutti i livelli. Egli ci incita a rinnovare le nostre concezioni e ci spinge nello stesso tempo ad arricchire e a rendere complessa la nostra visione della razionalità.
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