La restaurazione sessuale. Per una storia della sessualità tra Cinquecento e Settecento
La svolta 'tridentina' della seconda metà del Cinquecento produsse i suoi effetti anche nel campo sessuale.Scarsamente considerata dagli storici (forse per l'"impurità" della materia trattata), la restaurazione sessuale venne perseguita, nella società dei secoli XVI, XVII, XVIII, con decisione e continuità, riuscendo a influenzare in maniera tutt'altro che lieve o passeggera. I mezzi ai quali venne fatto ricorso per conseguire quest'obiettivo furono i teologi morali, i confessori, i predicatori e l'Inquisizione.Sul piano della teologia morale vennero condannate, sotto la denominazione di lassismo, molte proposizioni - formulate alla fine del Cinquecento all'inizio del secolo successivo - che avevano cercato di fornire un approccio cattolico alla sessualità meno rigido di quello ortodoso. Sul piano della confessione venne posto un accento spropositato sulle questioni sessuali, al punto che nei manuali dei confessori il modo di trattare queste questioni finì per costituire la parte assolutamente prevalente.La predicazione, dal canto suo, non esitò a scagliarsi con la virulenza tipica di questo mezzo di comunicazione contro ogni comportamento che si fosse allontanato dagli stereotipi dominanti.I tribunali inquisitoriali, infine, dettero anch'essi un apporto non trascurabile alla difesa dell'ortodossia in questo settore. Il libro ricostruisce, con abbondanza di riferimenti, la storia di questa restaurazione e delle vicende che la caratterizzarono.
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