Il complotto
Ferocia evidente nella descrizione puntuale di personaggi più veri del vero e di una lingua che li rappresenta e al tempo stesso ne denuncia, con ironia e spaventosa chiaroveggenza, le contorsioni del pensiero. Il Grand’uomo al centro della vicenda, sconvolto dall’elezione di Obama, si rifiuta di cedere le armi. Di qui il complotto, e il linguaggio in codice dei congiurati, con la loro delirante ricostruzione della favola della “democrazia” americana. Ma il protagonista deve anche fare i conti con le donne della sua famiglia – più disfunzionale che mai – che si rivelano, ciascuna a suo modo, ben più consapevoli e decise, pur nel loro disagio profondo, ad affrontare la realtà, quella vera.
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