Nascita e morte della massaia
Un piccolo grande classico del Novecento, eversivo, umoristico e amaro. Attualissimo nel dibattito sui ruoli della donna e della femminilità. «Una scrittura ricchissima, raffinata e onirica, in un romanzo quasi picaresco» – Il Venerdì La "personaggia" protagonista è una bambina che vive dentro un baule, in polemica con le norme sociali della borghesia della sua epoca, e in particolare con la madre che gliele vuole imporre. Dopo uno stralunato ma intenso dialogo con quest'ultima, la ragazza acconsente alle preghiere materne ed esce dal baule: accetta di comportarsi da ragazza "normale" e sposa un vecchio zio di provincia. La nuova vita di moglie impone alla protagonista una serie di obblighi sociali e domestici, a cui lei - che ormai è "la massaia" - si dedica con fanatismo, sotto ingiunzione del marito: "La casa è la famiglia: un'istituzione sacra che va rispettata e difesa. È dovere della sposa farla prosperare". Attraverso le vicende della massaia, le pagine vibrano di un continuo interrogarsi: sulla maternità, la femminilità, il pensiero, la vanità dell'umano operare, e sulle ragioni profonde della schiavitù femminile, sempre con accenti umoristici e amari al tempo stesso. Un eversivo antiromanzo nel quale Masino contamina i generi e i registri più disparati: narrativa, vaudeville, diario, rêverie metafisico-surrealista, satira politica. Introduzione di Helena Janeczek. Postfazione critica di Elisa Gambaro.