Diario dell'anno del Nobel. L'ultimo quaderno di Lanzarote
Ritrovato per caso dalla vedova in uno dei computer di casa, l'ultimo quaderno di Lanzarote, il sesto, relativo al 1998. L'andamento apparentemente disordinato e frammentario dei testi raccolti è scontato, considerata la loro natura diaristica e l'ampio ventaglio degli argomenti trattati. Ciononostante, risulta agevole e allo stesso tempo intrigante ricostruire i fili che uniscono l'uno all'altro, come in una fitta ragnatela, i temi che animano la scrittura di questo autentico genio della letteratura. Ad apertura e a chiusura, il dato meteorologico sembra offrire la cornice entro cui sistemare la collezione di interventi, riflessioni, 'tranche de vie', ricordi ed effemeridi che si dipanano in forma rizomatica. I principali assi tematici sono la politica, i viaggi, la dimensione sociale dello scrittore e dell'intellettuale, e ancora la sfera più intima e la letteratura. Risulta evidente il tentativo di restituire al lettore una dimensione privata, a tratti perfino domestica, non collocata sul piedistallo del grande scrittore-monumento. Importante è poi il fitto dialogo intessuto con i lettori che gli scrivono, al quale raramente si sottrae. Svetta il discorso proferito in occasione della consegna del premio Nobel.