Alba
Le figure femminili sono protagoniste dei dodici racconti, alcuni dei quali autobiografici, che compongono questa raccolta: madri, ragazze, bambine, donne in carriera, di estrazione diversa ma accomunate dalla volontà di affermare la propria libertà , l'indipendenza dalle convenzioni, il diritto di amare. Spaziando dalla storia di una coppia di rondini, che diventa metafora della violenza di genere e di stato, a quella di Seher, che insieme all'amore trova la morte, passando per la vicenda kafkiana di Nazan e quella struggente di mastro Hamdullah e della bella Rukiye, Selahattin Demirtas rivela un talento narrativo capace di coniugare ironia, critica sociale e scavo psicologico. Una bambina di cinque anni, un ricordo d'infanzia, una lettera al censore della corrispondenza della prigione in cui è detenuto diventano per lui il prisma attraverso cui scomporre la luce di un'umanità ricca di sentimenti ed emozioni.