Tre anni luce
Certi amori sembrano distanti anni luce. Eppure a volte sono i più importanti, gli unici che contino davvero per noi: quelli che fanno nascere l'universo in cui viviamo. Cecilia e Claudio, medici nello stesso ospedale, imparano a parlarsi e a desiderarsi in un tempo cadenzato dalla ritualità dei pranzi, dall'infittirsi di conversazioni e confidenze, da un'attrazione reciproca che, per quanto intensa, non riesce a manifestarsi, come una costellazione non ancora tracciata. Ma a vederla da fuori la loro storia è visibilissima: visibili le cautele che li allontanano - sono un uomo e una donna che vengono da convivenze esaurite e tuttavia non spente, lei accesa da una tormentata maturità di madre, lui protetto da una polvere di timide certezze -, visibile l'amore che li unisce. E proprio allora che al loro tavolo siede un giorno la sorella di Cecilia, l'estroversa e generosa Silvia. In un gioco sempre più accelerato di rivelazioni e rincorse, Claudio, Cecilia e Silvia finiscono con l'abitare un triangolo singolare. E da lì in poi è come se l'amore cercasse un'altra strada, e questa strada s'aprisse il varco fra le scorie del passato, verso l'imprevedibile disegno di un nuovo universo affettivo.
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