In città zero gradi
Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle spalle e a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un investimento sbagliato. Passa la maggior parte del tempo a dormire. E quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi affidarlo durante le vacanze? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con l'altro. Alla soglia dei trent'anni, deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale cena di famiglia, la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non piacciono granché gli animali. Ma a suo padre ancora meno. E così, quando lei trova su Internet l'inserzione di Max per un dog-sitter, in un attimo il piano è fatto, e il suo destino si intreccia inesorabilmente a quello di cane e padrone. Tutto ha inizio il primo dicembre e il romanzo si chiude puntuale il ventiquattro. Si legge come un calendario dell'Avvento cittadino, ma non c'é bisogno di aprire ogni giorno una sciocca finestrella. E si ride molto di più.
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