Solo

Solo

Nel primo movimento di "Solo" incontriamo Ulrich, figlio di un ingegnere ferroviario, che ha due grandi passioni: il violino e la chimica. Negatagli la prima dal padre, parte per la Berlino di Einstein e Fritz Haber per approfondire la seconda. I suoi studi sono interrotti quando la fortuna del padre si estingue, e deve tornare a Sofia per accudire i genitori. Non lascerà più la Bulgaria. Eccetto che nei suoi sogni a occhi aperti - e sono questi sogni che vanno a comporre la volatile seconda parte del libro. In un rapido balzo dal passato al presente, da vite vissute a vite immaginate, Dasgupta segue i figli immaginari di Ulrich, che, pur nati nel comunismo, si fanno strada in un mondo postcomunista fatto di celebrità e violenza. Grazie al sapiente intreccio di scienza ed emozioni, vecchio e nuovo mondo, reale e immaginato, Solo si rivela un'opera di grande virtuosismo.
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