Ente nazionale della cinematografia popolare
Improbabile e spaesato regista, spedito in terre lontane a caccia di suoni, profumi e immagini da un fantomatico Ente Nazionale della Cinematografia Popolare, Paolo ci fa scorrere dinanzi agli occhi le vite non illustri, i dettagli minori, gli sfondi non abusati che soli sanno ricreare il fascino e lo straniamento del viaggiare. Scandito come un racconto in quattro tempi, il romanzo di Nori apre scenari inconsueti, ci fa sentire l'odore familiare che fa del mondo una domestica accolita di svagati protagonisti dell'arte di arrangiarsi. Ecco allora l'America del profondo Mississippi. L'Africa di Marrakech. La soporifera Carelia. Ma è soprattutto sulla Transiberiana, tratta Mosca-Vladivostók, che Nori raggiunge il vertice di una comicità nervosa e spezzata, facendo entrare, come sulla scena dell'avanspettacolo, uno dopo l'altro, tipi, caratteri, balzani rappresentanti di un universo che è certamente la Russia che cambia, ma più ampiamente il mondo.
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