Ben nel mondo
Ben Lovatt, il bambino che Doris Lessing ci ha presentato nel suo memorabile romanzo "Il quinto figlio", considerato inumano dalla sua stessa famiglia, è diventato grande. Troppo grande: chi lo incontra si spaventa e solo raramente suscita curiosità ; molto più spesso provoca paura, fastidio, un certo grado di nervosismo. Nessuno crede che sia ancora solo un ragazzo, ma in realtà ha da poco raggiunto la maggiore età , momento funesto per Ben perché significa che nessuno è più obbligato a occuparsi di lui. Non la famiglia che, dopo essersi spezzata proprio a causa sua, si è faticosamente ricostruita; non l'assistenza sociale, anche perché lo stesso Ben non è in grado di farsi aiutare. E' alla mercé di chi incontra, talvolta sono persone gentili, più spesso profittatori. E così si trova a viaggiare verso il sud della Francia e poi verso il Brasile, coinvolto prima in un traffico di droga e poi in affari molto più loschi e pericolosi. Fino alla fine, col fiato sospeso, il lettore è avvinto alle sorti di questo gigante buono, di questo ragazzo inesorabilmente diverso, sempre in cerca di qualcuno che gli sia simile e che non lo faccia più sentire così disperatamente solo.
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