Fratello cicala
Il mondo di Updike - la provincia americana, le coppie fedeli e infedeli, i pluridivorziati, i genitori, i figli - rivisitato sulla soglia della vecchiaia. L'autore di questa raccolta, infatti, è l'artista maturo, i cui interessi non sono più tanto rivolti all'uomo sensuale e appassionato e alla donna in procinto di fare o allevare dei figli, quanto agli anni degli amori e delle perdite più profonde: la perdita della madre, della salute, della casa dell'infanzia, dei figli cresciuti e andati via, degli amici prematuramente scomparsi. I temi dei ventidue racconti, quindi, sono quelli tipici di Updike, ma ripensati con una sorta di malinconia: illusioni e delusioni del matrimonio, lusinghe dell'adulterio, il conflitto ricorrente tra vaghe aspirazioni spirituali e piaceri della carne, tra un bisogno di tranquillità e il desiderio di essere liberi. Il protagonista del racconto "La vita ultraterrena" confessa: ci sono "parecchi argomenti di cui ormai non mi interesso affatto", una percezione che per quanto possa farlo sentire escluso dal tumulto della vita, allo stesso tempo lo solleva, come se fosse finalmente arrivato il momento di pensare solo a se stesso.
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