Ritratto veneziano e altri racconti
I racconti di Herling, che coprono un arco di tempo che va dal 1956 al 1994, sono una ricognizione sul Male inteso, in senso tragicamente laico, come il motore del mondo. Una narrazione 'fredda', apparentemente distaccata, che si basa su un modulo espressivo a metà strada tra la cronaca e la 'finzione rassomigliante'. La forma racconto e quella del diario si intrecciano strettamente nella sua opera. Il "Diario scritto di notte" è infatti costellato di racconti, alcuni dei quali riprendono motivi presenti in quelli di questa raccolta. Altri, più recenti, come lo sconvolgente "Beata, santa" - dedicato alla violenza etnica nella ex Jugoslavia - sono stati scritti come opere a sé, ma mantengono uno stile e una tensione etica che li lega ai primi in un concerto coerente di storie e immagini, dove Herling pone i suoi personaggi soli davanti a situazioni limite come le malattie, i terremoti, i roghi, la follia, il dolore e la morte.
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