Il matriarcato. Ricerca sulla ginecocrazia nel mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici. 2.
Si conclude con questo secondo tomo la pubblicazione della prima traduzione integrale della monumentale opera di Bachofen. Un'indagine poderosa, apparsa nel 1861, fertile di spunti e di motivi, con cui lo studioso svizzero ha acquisito un posto centrale tra i fondatori della moderna antropologia. In queste pagine Bachofen amplia il quadro della situazione socio-culturale della donna e dei principali stadi organizzativi che l'umanità ha attraversato, spostandosi dal mondo greco ed egizio all'India, alla Cina meridionale e all'Asia centrale. Bachofen segue le tracce del mitico viaggio di Giasone e degli Argonauti fino nella Colchide, nei luoghi in cui il mondo greco giunge a una sorta di incontro-scontro con quello orientale. Riconduce quindi il lettore a Occidente, dischiudendogli l'universo della religione di Dioniso, definito "il dio delle donne", e lo introduce in altri centri dell'antica ginecocrazia come l'Elide (sede dei Giochi Olimpici), la colonia italica di Locri Epizefiri, l'isola di Lesbo (patria di Saffo e di Alceo) e la città di Mantinea (legata al nome della "maestra" di Socrate, Diotima). L'itinerario prosegue poi fino al trionfo del cristianesimo e all'età augustea, quando il principio paterno si afferma definitivamente su quello materno, che pure per Bachofen ha rappresentato nello sviluppo dell'umanità la vittoria della democrazia, dell'unità e della pace. Alle pagine di toccante lirismo dedicate alle figure di Diotima in dialogo con Socrate, e di Saffo ispirata da Afrodite si affiancano quelle su Pitagora (che segna uno degli ultimi focolai "ginecocratici" all'interno del dominante patriarcato) e su Teano, la "figlia della sapienza" pitagorica.
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