Le false confidenze
Pierre-Carlet de Chamblain de Marivaux (1688-1763), romanziere e autore di commedie di intrigo galante e salottiero in cui dipana le situazioni della casistica amorosa, cosruisce Le false confidenze come un teorema intorno al conflitto tra Amore e Denaro. Solo in apparenza la costellazione dei personaggi e le dinamiche rispondono a stilemi: se infatti ritroviamo l'amata, l'innamorato, il servo furbo e quello sciocco, la governante che si illude di essere l'oggetto del desiderio, inconsueto è invece il meccanismo psicologico che, grazie appunto a una confidenza falsamente traditrice, imprime alla commedia un moto autonomo e imprevedibile. "Falso non è l'amore - come avverte nella prefazione Cesare garboli, autore della versione italiana -, ma la sua condizione, il suo presupposto; in senso marivaudiano, questa è una bestemmia, un autodafé, col quale si abbatte un idolo, perché ciò che viene ucciso, deriso e ucciso dallo stratagemma di Dubois non è una variabile del sentimento, ma la possibilità del sentimento di esistere, nel mondo, face à tout, nella sua nobiltà, in alternativa alla diplomazia e all'interesse.
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