Romanzo di figure. Lettura di un'immagine
Lalla Romano ha ritrovato le lastre delle foto scattate da suo padre nei primi anni del secolo. E' un avvenimento importante, per l'A. e per i suoi lettori. Più di dieci anni fa, le foto che servirono alla composizione della Lettura di un'immagine riuscirono nella riproduzione, in quanto erano state tratte dalle cartoline a stampa dell'album di famiglia. Ora, nella nuova edizione, le foto restituite alla loro originaria precisione e luminosità - e aumentate anche di numero - fondano più autorevolmente il prestigio di un'opera originalissima. Lalla Romano dice che le foto sono il resto, e la scrittura un commento. In realtà, specie per i suoi lettori abituali, il particolare tipo di prosa, rapida, essenziale, spezzata - forse poesia? - che accompagna le immagini non è meno intensa delle immagini stesse. Cosicché più che essere una semplice guida di lettura, contribuisce alla evocazione, per ognuna di esse, e infine per il loro insieme, di un mondo. Nato dalla sensibilità di un fotografo e dalla sensibilità creatrice dell'A., dal riflesso umano e storico di tante figure (e paesaggi), nel respiro di un'epoca, assurge a testimonianza di universale validità. Perché romanzo? Dalle immagini e dalla scrittura che le accompagna, le quali si rimandano le une all'altra, nasce uno stesso clima poetico e storico: esse intrecciano in un ampio spazio e tempo limitato, i loro destini. Non è questo un romanzo? Ma è certamente anche di più; cioè, Romanzo di figure appartiene a quel tipo raro di romanzo che, poggiando su autentici, realistici particolari, sconfina nel più vasto spazio mentale del pensiero e delle passioni contemplate.
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