Le veglie della ragione
Al di là delle storie e delle monografie, la letteratura russa può essere visitata lungo itinerari che nell'estro di un'avventura personale uniscono il rigore di una ricerca intellettuale, aprendo scorci inattesi ed esplorando spazi trascurati. La letteratura esce così dall'immobilità di un museo e si presenta nella sua vitalità e attualità, partecipando a un dialogo tra tempi e culture diverse, ma unite da un comune patrimonio di valori e di problemi.E' questa la via aperta da Vittorio Strada già con Tradizione e rivoluzione nella letteratura russa ed ora, dopo vari altri suoi lavori, proseguita in questo volume. Il tema costante è quello del rapporto tra il passato e il presente della letteratura e della cultura russa, un tema che nelle Veglie della ragione si articola in modo nuovo, poiché, attraverso un organico insieme di "letture", nello sviluppo letterario russo moderno viene messa in luce la presenza di due antiteci modelli di ragione, dogmatica l'una e critica l'altra, proponendo in questa prospettiva interpretazioni inedite e intense di Dostoevskij e di Majakovskij, di Cechov e di Pasternak, di Concarov e del "realismo socialista".Parlare della letteratura russa significa così parlare della letteratura moderna, dei suoi miti e delle sue utopie, rispettando la specificità della Russia e, insieme, osservandola nel suo orizzonte europeo.
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