Trilogia. Brodo di pollo con l'orzo-Radici-Parlo di Gerusalemme
Il cosidetto carattere neo-naturalistico di queste tre commedie riflette la storia stessa dell'autore e della sua famiglia, le sue battaglie politiche, le sue illusioni e le sue delusioni. Nato nel East End di Londra il 24 maggio 1932, socialista appasionato, utopista fino all'ingenuità, opera per la difesa della dignità del lavoro, per la conquista dei mezzi di espressione e di diffusione della cultura. Nelle sue opere la protesta contro la società, l'irritazione nei confronti di tradizioni anacronistiche e polverose, la delusione per l'imborghesimento della politica progressita, si esprimono con una tristezza amara. Nella trilogia, comprendente "Chicken Soup with Barley"(1958), "Roots" (1959) e "I'm Talking about Jerusalem" (1960), Wesker descrive dunque un mondo che conosce, esperienze da lui stesso vissute, ideali, sogni e delusioni che sono parte integrante della sua vita e del suo carattere. In "Brodo di pollo con l'orzo" sono narrate le vicende di Kahn, famiglia di immigrati ebrei ungheresi che passano dall'entusiastico comunismo degli anni trenta al rassegnato conformismo del dopoguerra e infine al triste crollo degli ideali e delle speranze (fatti d'Ungheria...)"Radici", ambientato nelle campagne del Norfolk, mostra il risveglio interiore di una ragazza di campagna che ritorna da Londra e la sua avversità/diversità nei confronti della ristretta esistenza della classe contadina. Nella terza opera, "Parlo di Gerusalemme", ritroviamo i Kahn e il loro tentativo, miseramente fallito, di creare un'impresa artigianale "socialista" in campagna.
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