L'amaro miele
"Questi versi, scritti su carta da macero con un pennino Perry moltissimi anni fa; sopravvissuti solo quasi per caso alle periodiche fiamme di San Silvestro a cui l'autore fu solito un tempo condannare il superfluo e l'odioso dei suoi cassetti; divenuti, invecchiando, patetici come rulli di pianola o vecchie fotografie; questi versi non vantano probabilmente altro merito per vedere la luce; se non quello, privato, di fare per un momento sorridere, ove ne abbia ancora le labbra capaci, un fantasma di gioventù. IL quale potrà ritrovarvi e riconoscervi, insieme ai relitti di sue antiche pene d'amor perdute in riva al Mediterraneo, le memorie di una lunga attesa e persuasione di morte all'ombra grave della guerra; e le veloci letizie, le lunghe solitudini, dopo il ritorno nel Sud".