Diari (1899-1941)
'Il diario vero e proprio sembra attraversare tre grandi fasi. Nella prima, giovanile, la narrazione dei fatti quotidiani è scindibile con difficoltà da un'immediata rielaborazione narrativa e addirittura dalla sua inclusione in progetti di opere già avviati. I personaggi e gli avvenimenti vengono narrati come scene impressionistiche o come parti di romanzo [...]. Poi le cose cambiano. Nel diario romano (siamo nel 1913) le cose che vede e le persone che conosce Musil le coglie direttamente, senza bisogno del suporto di un progetto narrativo preesistente. Sono fra le pagine più belle che Musil abbia scritto, non soltanto nei diari ma in assoluto. [...]. In una terza fase, verso il 1930, l'anno nel quale viene pubblicato il I volume dell'Uomo senza qualità , il momento narrativo e quello diaristico vengono addirittura contrapposti: [...] il diario risulta glaciale, affine a quella "morte per assideramento" in cui il Musil del romanzo fa consistere l'ordine assoluto; quanto ai fatti, poi, gli appunti climatologici sembrano una paradossale illustrazione del primo capitolo del romanzo o di uno dei suoi concetti principali, il ritorno delsempreuguale, la falsa realtà '.Dalla introduzione di Enrico De Angelis
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