Grillo cantadò e altre poesie ('O)

Grillo cantadò e altre poesie ('O)

"La ispirazione di Firpo è netta, felice, il suo verso sicuro, la zona, diciamo così, ch'egli s'è tagliata nel suo linguaggio materno non è sempre quella che preferirei (si sa che un dialetto può variare da quartiere a quartiere della stessa città) eppure è piena di equilibrio e di misura: certo corrisponde alla sezione più larga che fosse possibile in relazione al mondo del poeta. Ed è un mondo, questo delicato, talvolta pensoso ma senza tragedia, rallegrato da improvvise aperture di passaggio e da impensate fortune di rime, per le quali riesce possibile, e per certa felicità di trapassi e di movimenti, di fondare sulle sole peculiarità del mezzo linguistico tutta una lirica che sarebbe ridicola in lingua e acquista qui, in questo rude ligure, quell'acre verdezza che credevamo solo possibile alla lira occitanica". Eugenio Montale
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