Le parole tra noi leggere
Si può "raccontare" il rapporto tra una madre e un figlio, un legame tanto più difficile e sconcertante quando chi scrive è uno dei due protagonisti della "storia"? Si può soprattutto farlo senza "sottostare al ricatto della cosiddetta realtà"? "Le parole tra noi leggère" è un'indagine a distanza ravvicinata. Una madre "vuole" comprendere suo figlio, ne avverte tutto il segreto, è affascinata dalla sua personalità complessa e istintivamente libera, lo sente al tempo stesso affine e diverso: il libro è un "giornale intimo" che si avvale di una documentazione tutta genuina. Non v'è finzione, non evasione romanzesca, ma un rivivere, e un reinterpretare - spesso con ironia, sempre con freschezza e autenticità - un rapporto unico e insostituibile. Il che non vuol dire che il racconto della Romano pecchi di scientificità o freddezza: anche quando l'analisi si fa più sottile, la Romano lo investe di pienezza vitale, di libertà inventiva. Il discorso, che ha un suo ritmo incalzante, è spesso divertito, e sempre fitto di ripensamenti, di interrogativi che coinvolgono ognuno di noi.
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