Poesie
L'intensità espressiva degli accoppiamenti, delle costellazioni verbali, la forza denotativa della terminologia di Trakl - soprattutto di quella legata alla tematica notturna - allinea e combina, non i segni, ma le cose stesse significate: la "putredine", la lebbra che divora volti e oggetti, ma anche l'orlo dei giorni, la fine potente dell'anno, il grido soave del merlo, la sonata di Schubert stanno lì davanti a noi, inequivocabilmente denotati dalla forza del nominare. Trakl canta la sera e il tacere dell'Occidente, ma il suo canto è anche concreto lavoro al trapasso nella notte e nel silenzio.(Dall'introduzione di Ida Porena)
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