La filosofia come orientamento. Un nuovo senso da assegnare alla terra
La filosofia non è una disciplina come le altre. Diversamente da queste che hanno un oggetto definito, l'oggetto della filosofia è l'essere stesso senza ulteriori determinazioni. E non c'è autentica filosofia che non s'interroghi sulla propria definizione e sulle proprie condizioni di esistenza. In quanto infinita tensione alla Sapienza, in cui convergono il sapere teorico e il sapere pratico, la filosofia più che come scienza si presenta, infatti, quale co-scienza che deve poter accompagnare ogni forma di sapere e ogni nostra scelta. In questo senso essa si rivela essere anzitutto orientamento, in accordo con un bisogno di adattamento e determinazione che accompagna l'essere umano, sempre in cerca della ridefinizione del proprio posto nel mondo. Se già con la crisi dei fondamenti di inizio Novecento la filosofia avvertiva nella sua infondatezza la propria radicale differenza, è soprattutto con l'avvento dell'Antropocene e il riconoscimento dell'essere umano come "forza naturale" che la filosofia può riscoprire appieno la propria funzione, realizzando come la sua infondatezza – la sua "atopia" – dipenda dal suo radicamento naturale e dalla sua capacità di prendere la giusta distanza da ogni forma stabile di sapere. È a partire da qui, lungo un percorso critico che attraversa le principali posizioni teoretiche del pensiero occidentale, che questo libro riafferma tutto il potenziale rivoluzionario e ricreativo della filosofia volto alla determinazione di un nuovo possibile orientamento.
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