Non si uccide il primo che passa. L’estate rovente di Contrera
«Non sai mai quanto sangue freddo hai nelle vene. Poi, quando è ora, ti ritrovi all’improvviso a fare i conti con la tua vera indole, ed è già troppo tardi». Sembra un lavoro semplice: pedinare un uomo per scoprire se ha un’amante. Ma quando c’è di mezzo Contrera non si può mai dare nulla per scontato. Con la sua lingua tagliente e il suo istinto per l’autodistruzione, lui è un maestro nel rovinare le cose: basta chiedere alla sua ex moglie, o alla figlia, o agli ex colleghi della polizia – lì sì che l’ha combinata grossa. E anche il quartiere torinese di Barriera di Milano – mai così caldo come in questo luglio – non scherza: tra le sue vie possono nascondersi anelli da quindicimila euro, o coccodrilli lunghi tre metri… La nuova avventura di Contrera è un fuoco di fila di battute, inseguimenti, cinismo e attimi di sorprendente tenerezza. È luglio e nel quartiere di Barriera di Milano fa un caldo da morire. Qualche mese prima, in un video diventato virale, Contrera – l’investigatore privato più scalcagnato del poliziesco italiano – aveva affrontato un assassino, trasformandosi nell’eroe del momento. Ma la gloria è durata poco, e adesso vaga nell’arsura estiva senza niente da fare, se non giocare a pallone coi magrebini, prendere in giro i vecchi in bermuda e spegnere la sete con una Corona dietro l’altra. L’odioso cognato Ermanno è riuscito a mandarlo via di casa, dopo che per anni Contrera era stato un ospite indesiderato. E lui se n’è andato, sì, ma non lontano, perché ha comprato un camper e si è piazzato proprio davanti al palazzo dove vive la sorella con la famiglia. Per non darla troppo vinta a Ermanno, ma anche per tenerlo d’occhio: sospetta da tempo che tradisca Paola, anzi, ne è sicuro. Gli manca soltanto una prova. Intanto Paola gli procura una cliente: la sua amica Giulia teme che il compagno abbia un’altra donna. Sembrerebbe un lavoro facile, se non fosse che durante il pedinamento l’uomo viene freddato con due colpi di pistola. Nonostante l’aria da sbruffone e i modi spicci, Contrera ha un grande senso della giustizia, e non si accontenta delle risposte semplici della polizia. Si mette a indagare, e ben presto scopre che ci sono di mezzo una prostituta, la terrificante mafia nigeriana, brutte storie di rapine finite male e di debiti… Insomma, per ammazzare Enzo Marsala c’era la fila. Contrera dovrà districarsi in un labirinto di sospetti e false piste, che lo condurrà – grazie a un pizzico di intuito e a tanta, tanta fortuna – direttamente alla verità, assurda e imprevedibile.