Saggi 2006-2017
In questi saggi Coetzee, immergendosi nella scrittura di autori come Defoe e Beckett, Flaubert o Roth, sembra riportare alla luce una verità tanto ustionante da apparire ancora pulsante di vita.«Ogni saggio di questo libro vale come una "master class" nell'arte di leggere e scrivere romanzi, un corso di perfezionamento in cui imparare le cose da fare e non fare quando ci mettiamo a scrivere» – The Guardian«Coetzee è un pensatore tanto raffinato e originale che, anche quando affronta romanzi già dissezionati migliaia di altre volte come "Madame Bovary", è in grado di allargare gli orizzonti della nostra lettura» – Financial TimesQuesti Saggi danno la sensazione che Coetzee abbia fissato negli occhi gli scrittori di cui parla. Non importa che molti siano uomini e donne di decenni e secoli passati: ogni volta Coetzee, immergendosi nella scrittura di autori come Defoe e Beckett, Flaubert o Roth, sembra riportare alla luce una verità tanto ustionante da apparire ancora pulsante di vita. Il gusto per il dettaglio biografico inatteso (Robert Walser soffriva di «crampi psicosomatici» che attribuiva ad un'avversione per la penna; Irène Némirovsky scriveva «finali affrettati» perché cominciava sempre un altro romanzo prima di concludere il precedente), la capacità di cogliere e interpretare ogni sfumatura dei personaggi piú emblematici, il passo narrativo e una scrittura che anche nello spazio di un breve saggio conserva la sua potente precisione, rendono questo volume un compendio di critica letteraria impareggiabile.