La geometria delle coppie
Sullo sfondo della storica vittoria di Obama del 2008 con tutto il suo carico di sogni e speranze, due coppie londinesi riflettono sui desideri raggiunti e le aspettative deluse. E in un gioco di tradimenti e perdono, di fughe e incontri, esplorano la fragile architettura dell'amore «Un libro raffinato, intelligentissimo che getta uno sguardo splendido e poetico sul matrimonio». - David Nicholls «La maestria con cui Diana Evans intreccia pubblico e privato, epico e mondano, fa pensare a Tolstoj». - The New Yorker «Una scrittura magnifica, ironica e commovente». - The Guardian «Insieme, esibivano una bellezza comune e fugace: potevano indurre qualcuno a voltarsi, ma visti da vicino i loro volti rivelavano ombre. Eppure perseveravano nella propria giovinezza. La trattenevano con entrambe le mani». Michael non si sente piú desiderato, ma vuole salvare il proprio matrimonio perché ama ancora Melissa, come tredici anni fa. Melissa vorrebbe tornare a essere la donna che era prima di sposarsi e ha paura di essersi persa, dopo due bambini. Damian ha un lavoro frustrante e sogna di fare lo scrittore, di conquistare Melissa, di scappare dalla provincia. Stephanie, sua moglie, vorrebbe soltanto vivere con serenità la sua esistenza di casalinga e madre. Sono due coppie come tante che passeranno un anno ad avvicinarsi e allontanarsi, soffrire e amarsi.