La luna e i falò
La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine. «"La luna e i falò" è davvero il culmine della produzione narrativa di Pavese. Ci sono tutti i temi e i luoghi prediletti o sognati, mai messi in pagina con tanto nitore, e la lingua è in stato di grazia, perfetta e dolente» – Wu Ming Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato il libro piú bello di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo viavai tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private – l'amicizia, la sensualità, la morte –, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine. Introduzione a cura di Wu Ming. Con una nota di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria; la cronologia della vita e delle opere; l'antologia della critica.