L' assassino ci vede benissimo. La lunga notte di Contrera
Ambientato nell'arco di ventiquattro ore, il terzo capitolo della serie di Contrera è una miscela esplosiva di humour, ritmo e intelligenza investigativa. In una parola, irresistibile. Alla fine devo sempre fare i conti con la mia condizione di essere umano, e pagarne il prezzo. Capelli sale e pepe e una lingua affilata, il talento autodistruttivo di un ex poliziotto cacciato per corruzione, un terrore ancestrale per i legami. È ancora lui, Contrera. Ed è in gran forma. Nonostante l'ex moglie, rimasta incinta dopo un'ultima notte di passione. Nonostante la nuova travolgente compagna, che è ancora all'oscuro di tutto. Nonostante la figlia adolescente che galoppa su una strada non proprio raccomandabile – d'altronde, chi è lui per giudicare? Ma non c'è tempo per mettere in ordine i tasselli di questo girotondo femminile, perché una sera di novembre due uomini vengono freddati in un locale del quartiere multietnico torinese Barriera di Milano. E guarda caso Contrera si trova sul luogo del delitto – stavolta ha rischiato grosso. Il principale sospettato è Eddie, un metro e novanta, nero come la notte in una miniera di carbone, grande amico di tante disavventure. Non resta che cercare di incastrare il vero colpevole prima che le cose si mettano troppo male per lui. Anche perché Sergione, il peggiore razzista sulla faccia di Barriera, ha radunato la Ronda, un manipolo di residenti e forze dell'ordine in incognito, esasperati dalla piega violenta presa dal quartiere e decisi a riportare l'ordine, non prima di averne lavato le strade col sangue. Ambientato nell'arco di ventiquattro ore, il terzo capitolo della serie di Contrera è una miscela esplosiva di humour, ritmo e intelligenza investigativa. In una parola, irresistibile. Ci vuole il fiuto infallibile per le storie destinate a finire male, o forse solo una certa dose di fortuna, per trovarsi sul luogo di un brutale delitto e riuscire a salvare la pelle. È quello che capita all'investigatore privato piú sfacciato che c'è in circolazione, Contrera, nella sua Barriera di Milano, il quartiere torinese che ha perso l'innocenza e si prepara a una notte di vendetta. Una notte in cui la città è un lenzuolo di nebbia spugnosa e tenace. Una nebbia da maledire, se devi correre contro il tempo per scovare il colpevole e scagionare un amico. O da benedire, se nasconde dai tanti, troppi, occhi indiscreti della città. Anfibi scalcagnati e giacca militare d'ordinanza, Contrera cercherà di dipanare questa nuova indagine mentre la sua vita sentimentale s'ingarbuglia forse definitivamente. Ruvido, inopportuno, fascinoso. Se ancora non lo conoscete, ve ne innamorerete alla follia.