L’ olandese Cees Nooteboom è uno dei più grandi scrittori viventi. Qualche anno fa ho avuto l’onore di incontrarlo a Treviso in occasione della prima edizione del premio europeo di poesia organizzato e voluto da Paolo Ruffilli. Parlammo a lungo, durante una cena piacevole, di libri e letteratura. Mi disse che per lui la poesia è un momento di illuminazione e di penetrazione nel divenire, una lancia da spezzare nel cuore dell’uomo per renderlo migliore agli occhi di un disordine esistenziale sempre più aggressivo e invadente.
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