Voglia di tenerezza
Aurora ed Emma, una madre e una figlia che non potrebbero essere piú diverse: una ha un guardaroba immenso, abita in una villa con giardino e fa impazzire chiunque abbia la sventura di invaghirsi di lei; l'altra indossa magliette extralarge, vive in un minuscolo appartamento e cerca pazientemente di andare d'accordo con il marito. Diverse in tutto, Aurora ed Emma, ma quando la vita si mette per traverso sono solo madre e figlia che combattono dalla stessa parte.«Vi farà ridere e vi farà piangere». - The New York Times Capricciosa, dispotica e tranchant: cosí è Aurora Greenway, vedova quarantanovenne di Houston, in Texas. In compenso ha capelli stupendi e un corpo che mantiene sodo cucinando in modo sopraffino e mangiando di gusto. Gli spasimanti, quindi, non le mancano, ma come scegliere tra il vicepresidente di banca impacciato, la vecchia fiamma sentimentale e il vicino che la spia con il binocolo, quando lei stessa sa che «solo un santo riuscirebbe a vivere con me, e io non riuscirei a vivere con un santo»? Di tutt'altra pasta è sua figlia Emma, una ragazza pacata e malinconica alle prese con un matrimonio sbagliato (cosa che Aurora non perde occasione di rinfacciarle). Suo marito, docente di letteratura e aspirante scrittore, dopo soli due anni ha già perso interesse nei suoi confronti, la loro vita sessuale è noiosa, le conversazioni litigiose. Forse un figlio sistemerà le cose? Non è di questo avviso sua madre, che al dolce annuncio anziché felicitarsi dà in escandescenze: chi, chi mai vorrà accompagnarsi con una nonna? La vita matrimoniale non sembra granché nemmeno per Rosie, la combattiva e instancabile donna di servizio di Aurora, che dopo ventisette anni e sette figli scopre che il marito le ha fatto un torto ben peggiore dell'occhieggiare la padrona sotto il suo naso. Bisticci, tumulti e scaramucce si smorzano nella birra e nel bourbon, fra tragicomici blackout di lucidità e giudizio. Ma una sotterranea rete d'amore lega le protagoniste, pronta a entrare in campo quando la vita colpisce piú duro.