Carteggio 1923
Il "Carteggio 1923 "di Piero Gobetti porta alla luce gli eventi e le strategie di un anno che fu cruciale per il ventiduenne direttore de «La Rivoluzione Liberale»: nel giro di pochi mesi, a fronte della precoce persecuzione del governo fascista, Gobetti compi quelle scelte insieme politiche, di vita e di lavoro, che fecero di lui un personaggio pubblico, portatore di un nuovo progetto politico. Il «liberalismo agonistico» di Gobetti si manifestò nella Piero Gobetti editore, fondata nel marzo 1923 come «casa editrice di opposizione e di avanguardia», spazio nuovo che attirò politici autorevoli e giovani letterati esordienti equamente dal Nord, Centro e Sud della penisola. Dalle lettere appare anche già matura la disponibilità di Gobetti ad affiancare, in vista delle elezioni politiche del 1924, all'azione culturale l'organizzazione politica tramite gruppi di opposizione. Come ogni carteggio debitamente ricostruito, quello di Piero Gobetti restituisce precisi contesti e trame di rapporti interpersonali, individua lacune della documentazione e rimozioni della memoria postuma, costituendo una sorta di «autobiografia involontaria» dell'autore.