Mountolive
Terzo capitolo del «Quartetto di Alessandria», Mountolive è l'unico che Durrell abbia scritto con l'apparenza di un romanzo naturalistico, con tanto di narratore onnisciente.«Un catalogo di guai fisici e drammi metafisici» - Stenio Solinas, Il Giornale «La domanda che irrompe nel quartetto è il rovello di ogni essere umano: siamo davvero noi gli artefici del nostro destino?» E infatti sembra che tutti i dubbi lasciati aperti nei due libri precedenti vengano finalmente chiariti: abbiamo la sensazione di avere un nuovo e più veritiero quadro degli intrighi erotico-politici nati con Justine e arricchitisi di nuove prospettive con Balthazar . Tra le splendide rose dei giardini di Alessandria e le sue atmosfere sensuali tutto quello che pensavamo di aver capito fino a ora, o di non avere capito, viene sapientemente raccontato di nuovo in modo più chiaro, obiettivo, convincente. Ma forse l'improvvisa luce che prendono le vicende ci condurrà a un più profondo spiazzamento.
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