La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit
Il primo matrimonio fallito a Detroit con General Motors, il divorzio miliardario, il braccio di ferro con le banche per salvare la proprietà degli Agnelli, il ritorno all'utile di un'azienda che era già data per spacciata. Una ripartenza economica ma anche una rivoluzione di stile: dall'abito "blu Fiat", ingessato nella rigida mentalità sabauda, al maglioncino del manager che rompe gli schemi e, forse, le gerarchie. L'asse Marchionne-Obama e il secondo matrimonio americano, la speranza di riscossa nei quartieri poveri della città di Eminem. La guerra con i sindacati italiani e la clamorosa uscita da Confindustria. Le nuove scelte di un'azienda e di una famiglia che, comunque le si giudichi, hanno continuato a fare la storia d'Italia. E che ora, secondo molti, potrebbero lasciarla.