Romanzieri ingenui e sentimentali

Romanzieri ingenui e sentimentali

I romanzi di Orhan Pamuk sono, tra le altre cose, delle dichiarazioni d'amore al romanzo stesso, alla sua tradizione e al suo mistero. Era quindi quasi inevitabile che l'autore del "Libro nero" dedicasse le Norton Lectures, un ciclo di conferenze a Harvard, proprio all'arte del romanzo. Riprendendo le categorie del saggio schilleriano "Sulla poesia ingenua e sentimentale" che, pubblicato nel 1795-96, fu forse la prima lucida formulazione di un'estetica della modernità, Pamuk per ogni romanzo prevede un lettore "ingenuo" e uno " sentimentale": il primo è cosi immerso nella storia narrata da scambiarla con la realtà; il secondo è invece consapevole della natura testuale, fittizia, di ciò che sta leggendo: è un sognatore che sa di star sognando. Il grande mistero del romanzo, il segreto del suo inesauribile fascino, è che non necessariamente questi due lettori devono essere due persone diverse: quello ingenuo e quello sentimentale sono in realtà due momenti, ugualmente necessari, che ogni lettore attraversa leggendo un romanzo. E, analogamente, esiste il romanziere ingenuo, convinto che l'ispirazione gli giunga da "un altrove", e quello sentimentale, consapevole di lavorare all'interno di una tradizione e di ricorrere, in ogni momento, al repertorio del "già scritto". In compagnia degli autori da lui più amati, Pamuk prende cosi per mano il lettore e lo conduce al "centro segreto" di un genere letterario che, dopo tanti secoli di storia, non smette di incantare.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Il tiranno
Il tiranno

Manfredi, Valerio Massimo
Le gazze ladre
Le gazze ladre

Follett Ken
L'ultima legione
L'ultima legione

Manfredi, Valerio Massimo