Il non-so-che e il quasi-niente

Il non-so-che e il quasi-niente

Quando, alla fine degli anni Cinquanta, in una temperie storica ancora segnata dai terribili postumi della guerra, Vladimir Jankélévitch dette alle stampe Le Je-ne-sais-quoi et le Presque-rien, non furono in molti a cogliere la straordinaria forza d'impatto di un testo volutamente inattuale, perché diversamente orientato rispetto alle coordinate consolidate della riflessione filosofica. In un momento in cui gli astri di Hegel, Husserl e Heidegger rifulgevano nel firmamento della filosofia europea, Jankélévitch apriva un varco, inatteso e profondo, verso un altro orizzonte di pensiero. Nozioni apparentemente fuori del tempo come quelle di «grazia», «innocenza», «semplicità», o riferimenti desueti a Plotino, Juan de la Cruz, Graciàn o Brémond, restituiscono solo in parte la direzione di questo sguardo sagittale che taglia, con effetti ancora non del tutto sondati, il campo del sapere contemporaneo. Lontano dalle ultime filosofie della storia o dai nuovi gerghi dell'autenticità che in quella stagione ancora tenevano il campo, Jankélévitch cerca nel flusso dell'esperienza vivente il significato, e anche il mistero impalpabile, di un'esistenza esposta all'assoluta assenza di fondamenti, ma proprio perciò fermamente tenuta a un agire tanto più responsabile e vigile. Introduzione di Enrica Lisciani Petrini.
Prezzo: € 28,00 € 23,80
Sconto: 15,00% Risparmi € 4,20 Aggiungi a lista dei desideri

Immediatamente disponibile nei seguenti formati:

Codice Condizioni Prezzo
PBE 535 Nuovo 28,00 Acquista

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Il manoscritto di Dio
Il manoscritto di Dio

Cordy Michael
Spy
Spy

Ted Bell, Stefano Bortolussi
La setta di Cambridge
La setta di Cambridge

Gregory Susanna
Maglioni di lana
Maglioni di lana

Alessandra Lovatti