Diplopia. L'immagine fotografica nell'èra dei media globalizzati: saggio sull'11 settembre 2001
L'attentato alle Twin Towers è stato certamente l'evento più fotografato della storia dei media. Ma, paradossalmente, la stampa ha diffuso un numero molto limitato di quelle immagini. La copertura dell'evento da parte dei giornali americani è avvenuta principalmente attraverso sei immagini-tipo ripartite in sole trenta diverse fotografie. L'11 settembre permette di comprendere quali siano gli effetti della globalizzazione sulle rappresentazioni fotografiche dell'attualità. Nella loro rappresentazione mediatica, gli eventi di oggi assomigliano sempre più a quelli di ieri: la fotografia dei tre pompieri che issano la bandiera americana sulle macerie del World Trade Center sembra una citazione diretta dei sei marines che issano la bandiera a stelle e strisce sull'isola di Iwo Jima nel 1945; le nuvole di fumo alte sul cielo di Manhattan somigliano a quelle che salivano da Pearl Harbor dopo l'attacco giapponese. Se controllata da un numero ridotto di diffusori, l'immagine si uniforma, il contenuto documentario s'impoverisce, diviene il segno di una globalizzazione che agisce non solo in modo orizzontale lungo il pianeta, ma anche in verticale, lungo l'asse temporale della storia.