Intervista a Primo Levi, ex deportato
Anna Bravo e Federico Cereja hanno curato questa intervista nell'ambito della ricerca promossa dall'ANED (Associazione nazionale ebrei deportati) che consisteva nel raccogliere le testimonianze di 220 superstiti dei campi di sterminio. Primo Levi era senza dubbio il più celebre fra di loro, e però si offrì con la consueta franchezza e umiltà alle domande degli intervistatori. L'intervista incrocia due nodi tematici: innanzitutto, il ricordo dei fatti concreti legati alla deportazione (le regole feroci imposte ai prigionieri ma anche, insieme, quel "galateo spietato" in uso tra i prigionieri) e poi, il dovere della memoria; insistendo sulle differenze che intercorrono tra l'opera del testimone e quella dello scrittore: la memoria come "scrittura mentale" che fa rivivere, intensificandoli, volti e gesti nel tempo.
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