Che cos'è la filosofia antica?
Se l'epoca attuale identifica genericamente la parola "filosofia" con "amore per la saggezza", ciò accade perché i Greci trasmisero una determinata accezione del termine al Medioevo e all'epoca moderna. In realtà, la rappresentazione che gli antichi si facevano della filosofia era profondamente diversa da quella che si affermò in epoche successive, e ciò che va evidenziato innanzitutto, al di là della loro straordinaria capacità di sviluppare una riflessione filosofica sui problemi più sottili della logica o della teoria della conoscenza, è la peculiarità dell'atteggiamento individuale. Almeno a partire da Socrate, l'opzione per un determinato modo di vita non si pone infatti al termine del processo dell'attività filosofica, come una sorta di appendice accessoria, ma al contrario all'origine di essa, in una complessa interazione di visione del mondo e posizione esistenziale, che condiziona in modo decisivo la stessa dottrina e la modalità del suo insegnamento. Il pensiero antico non si risolve soltanto in una successione dialettica di dottrine scientifiche, ma anche in un altissimo esercizio spirituale e in un'idea complessiva dell'universo derivante dalla decisione di vivere la filosofia in comunità. Con chiarezza esemplare il saggio di Pierre Hadot si propone di definire nel suo insieme la peculiarità di quell'irripetibile fenomeno storico e culturale costituito dalla filosofia antica.