Terra e cenere
Una mattina, una come tutte le altre del conflitto sovietico in Afghanistan, "i tank si sono presi la voce della gente e sono ripartiti". Hanno distrutto un villaggio, hanno ucciso tutti. Sono rimasti solo Yassin, un bimbo che crede che il mondo sia di colpo ammutolito (e invece è lui a essere diventato sordo) e suo nonno, messaggero che si maledice per il messaggio che porta. Si mettono in cammino per raggiungere il padre dell'uno e figlio dell'altro, al lavoro in una miniera. Un ponte, un fiume di sassi in un mondo di pietra, una strada che si perde all'orizzonte. Il vecchio, mentre va tenendo per mano il nipote, parla, pensa. A se stesso, al nulla in un inferno di ricordi e rimorsi, di congetture e idee.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa