Settanta
II complesso rapporto fra Pasolini e Parise, il confronto a distanza fra Parise e Calvino, l'incomprensione di Manganelli e Pasolini, il nesso sacrificio-letteratura di Furio Jesi e Pavese, il "carnevale bolognese" degli anni Settanta di Camporesi e Scabia. E sullo sfondo gli scritti dedicati alla vicenda Moro da Sciascia, Fortini, Arbasino, Eco, Morante, la ricostruzione di episodi che vengono a trovarsi al centro di polemiche infuocate, o la vicenda di una rivista ("Ali Babà") a lungo progettata da Calvino e Celati. Sette storie i cui personaggi ritornano di capitolo in capitolo, magari in ruoli e combinazioni differenti, si rispondono da una città all'altra, si parlano per lettera, dalle testate di giornale, in una quarta di copertina o tra le righe di una scheda editoriale. Sono nodi diversamente intrecciati, punti distanti di una medesima mappa: immagini della società nel corso di un decennio e della sua irreversibile crisi.