Le cose fondamentali
"Da pochi giorni un uomo è diventato padre. Inizia a scrivere in un quaderno per il figlio Mario. Vuole parlargli delle cose importanti della vita: che cos'è l'amore, che cosa sono i soldi, che cos'è il potere, raccontandoglieli per come li ha conosciuti lui, personalmente. Gli consegnerà questo scritto quando Mario compirà quattordici anni: l'età in cui i figli cominciano a detestare i padri, anche perché si accorgono che i padri non gli hanno detto come funziona veramente il mondo. Il piccolo Mario però nei primi mesi di vita si ammala gravemente: una delle cure possibili è il trapianto. Il principale candidato donatore è il padre. Si fanno le analisi, ma si scopre qualcosa di inaspettato... E questa la prima parte di un romanzo che mette alla prova la paternità, dopo l'esperienza di un trauma doppio, a scatole cinesi, trauma nascosto dentro un altro trauma: malattia e scoperta di una verità primaria che, nonostante tutto, non riesce a intaccare i legami affettivi. Ma il libro ha come caratteristica quella di intrecciare avventure sorprendenti ed esperienza profonda della parola: per esempio, quando il protagonista si lancia alla ricerca del padre naturale di Mario, spinto dall'emergenza medica; e nel momento in cui si ritrova completamente solo di fronte alle parole che pensava di scrivere per Mario quattordicenne, convinto che sarebbe stato proprio lo sguardo futuro di suo figlio adolescente a leggerle e a dare loro una luce nuova." (T. Scarpa)