A qualcuno piace uguale
Sono molti gli equivoci connessi con la percezione comune dell'omosessualità; si crede di avere detto tutto di una persona, etichettandola "omosessuale", mentre, invece, non si è ancora capito nulla. "Omosessualità" è un concetto descrittivo, poco significativo per capire come una persona possa essere nella sua intera realtà. Dietro l'essere o meno degli omosessuali ci sono un'infinità di situazioni profondamente diverse: capita spesso che gli stessi omosessuali, messi di fronte all'angoscia di dover riuscire a definire se stessi, di fronte all'ansia della costruzione della propria identità (di cui il genere sessuale è solo una parte), preferiscano definirsi tramite un solo tratto del proprio essere. Senza contare che sono ancora molti gli equivoci connessi con la percezione comune: essere omosessuali non vuol dire essere pedofili, né travestiti, né transessuali, né viados. A tutto ciò va aggiunto un nuovo conformismo che, nel timore di passare per omofobi, avalla ogni equivoco: dalla condanna moralistica si è passati all'ipocrisia normalizzante, che elude la fatica del dubbio mantenendo saldi i tabù.
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