La nascita del mondo moderno 1780 - 1914

La nascita del mondo moderno 1780 - 1914

Tutte le storie locali, nazionali o regionali devono essere-storie globali. Perché ormai non è più possibile scrivere una storia "europea" o "americana" in senso stretto. Con questa convinzione, e attingendo ad una mole-sterminata di conoscenze e mirabile capacità narrativa, Bayly ripercorre il sorgere di uniformità globali nello Stato, nella religione, nelle arti, nei rapporti di genere, nelle ideologie politiche e nella vita economica così come si svilupparono nel corso del XIX secolo. Raccontando la crescita dell'uniformità nelle grandi istituzioni come le Chiese, le corti o i sistemi giudizi-ari, ma anche nelle cosiddette "pratiche corporee": i modi in cui la gente si vestiva, parlava, mangiava e si comportava all'interno della famiglia. il quadro che si disegna è una "world history" che si sottrae a qualunque visione finalistica e unidirezionale, che accetta di essere decentrata e segnata dalla discontinuità, dalle rotture non preannunciate e insieme dal permanere di antiche torme di dominio.
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