Profondo rosso. La sinistra perduta
Oggi si assiste alla crescita di una sinistra atipica, che non s'afferra più attraverso la vecchia e sterilizzata dicotomia riformisti-massimalisti e che ha già mutato, nei fatti, la percezione su cosa sia o possa significare "essere di sinistra". Questa sinistra atipica è caratterizzata soprattutto da cortocircuiti e prese di posizione che non ci si aspetta, Iacoboni la racconta non con gli strumenti dell'analisi sociologia o politologica, ma compiendo un viaggio dentro la frantumazione della società italiana. E allora il viaggio può raccontare a pari titolo la sinistra delle neo-femministe silenti al dramma di Hina, la giovane pakistana uccisa dal padre; oppure la sinistra di Bread and the Roses, giovani di un sindacato "di sinistra" che però conducono ormai sistematicamente le proprie battaglie in contrasto con la gloriosa Cgil. Può percorrere le contraddizioni della "sinistra e la guerra" o i dilemmi innescati dagli Ogm, i Cpt, la Tav. Perché, se è difficile fornire una sola risposta, è impossibile non provare a comprendere cosa sia oggi - in concreto, e fuori dai confini dei partiti - "essere di sinistra".
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