Arte delle città, arte delle corti tra XII e XIV seolo
Il saggio si apre tracciando le linee della storia dell'accoglimento e dello sviluppo delle torme gotiche in Italia nell'architettura e nella pittura tra Duecento e Trecento, individuando le diverse provenienze e le resistenze alla nuova arte del nord J atropa, e si chiude considerando ciò che dall'Italia si è diffuso oltralpe. I Enrico (Castelnuovo sistematica una materia molto ampia, che spazia dai problemi di tecniche e di definizione stilistica all'arte nell'età degli imperatori Svevi (con il ruolo attivo di Federico II che promosse, fondando città, chiese e castelli, una ripresa classicheggiarne nella scultura monumentale e diede un torte impulso allo sviluppo dell'iconografia profana nella pittura); dall'affermarsi della scultura (Nicola e Giovanni Pisano) al dialogo proficuo tra pittura, microtecniche (orati, miniaturisti), scultura e architettura; dalle ragioni del successo di Chiotto allo sviluppo della pittura su tavola (autentico luogo di integrazione di tecniche e modi).
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