Anfitrione
La vicenda di Anfitrione è tra i miti antichi più ripresi in età moderna: valoroso condottiero e sposo felice di Alcmena, l'eroe è vittima di un inganno perpetrato da Giove, che ne assume le sembianze per sedurne la sposa e generare con lei il semidio Ercole. Se la "tragicommedia" di Plauto è la commedia degli equivoci e degli inganni, incentrata sul "furto di identità" (è qui che nasce il significato moderno di "sosia"); l'adulterio è invece al centro dell'"Amphytrion" di Molière, che rilegge il modello antico adattandolo alla realtà e ai gusti del suo tempo: sulle inquietudini del doppio prevale la beffa ai danni del marito tradito. "In Anfitrione il punto da raggiungere era, ed è, l'equilibrio fra l'immediatezza del rapporto comico e la struttura di una commedia in versi che è un gioco teatrale perfetto, leggero, pieno di grazia e di spirito. La traduzione di Patrizia Cavalli è stata un elemento fondamentale nella ricerca di questo equilibrio". Carlo Cecchi