Silenzio (Il)
Nell'estate del 1974, durante i campionati del mondo di calcio, una ragazzina viene violentata e uccisa nei pressi di Turku, in Finlandia. Le indagini della polizia, condotte da Antsi Ketola, non portano ad alcun risultato. Trentatre anni dopo, nel luogo in cui una semplice croce ricorda la vittima, viene rinvenuta la bicicletta di un'altra giovane, Sinikka Vehkasalo: uscita per andare all'allenamento di pallavolo non è piú tornata a casa. Il caso viene affidato a Kimmo Joentaa, e Ketola, andato in pensione da poco, si dichiara disponibile ad aiutarlo. Intende in qualche modo riparare a quell'insuccesso professionale che ancora gli brucia, ed è profondamente convinto che vecchio e nuovo delitto siano opera di un'unica persona: del resto i parallelismi sono davvero troppi per pensare a semplici coincidenze. Ma il nuovo crimine non sconcerta solo la polizia e i genitori delle due ragazze, annichiliti gli uni dallo strazio recente, gli altri da un dolore antico e incancellabile. Riattiva anche il ricordo di uno dei complici di allora che si è frattanto costruito una famiglia, ha un buon lavoro, insomma conduce un'esistenza rispettabile. Il viaggio che intraprende nel passato si trasforma per lui in un implacabile confronto con la propria coscienza, con una responsabilità troppo a lungo rimossa.