Diario di un anno difficile
Il famoso e ormai anziano scrittore John C. - che vive in Australia ma è originario del Sud-Africa - è stato invitato a collaborare a un volume di saggi dal titolo "Opinioni forti". I suoi contributi toccano i grandi e/o controversi temi che piú gli stanno a cuore: l'origine dello Stato, Machiavelli, l'anarchismo, la guerra in Irak, Guantanamo, al-Qaeda, la vecchiaia, il suicidio, la morte, l'evolversi e impoverirsi delle lingue, la musica, la letteratura, la pedofilia... Un giorno, nella lavanderia del palazzo in cui abita, incontra Anya, una donna giovane e attraente che vive nel suo stesso stabile. Quando viene a sapere che è senza lavoro, le chiede di aiutarlo a trascrivere a computer i saggi che sta redigendo: una malattia - forse il morbo di Parkinson - gli rende ormai difficile la scrittura. Dopo qualche giustificata titubanza, Anya accetta. Si instaura cosà un rapporto sottilmente ambiguo e contraddittorio in cui si mescolano attrazione erotica, diversità di cultura, di estrazione sociale, di età , differenti modi di intendere l'esistenza. La relazione non mancherà di incidere sulla vita di entrambi ma soprattutto sulle riflessioni di John C. e prenderà una piega inaspettata a causa delle presenza di Alan, il compagno della donna, un consulente finanziario convinto assertore del neo-liberismo. Proseguendo nel suo percorso di ricerca di nuove forme narrative, J. M. Coetzee articola - anche graficamente - il romanzo su tre livelli: il diario dello scrittore che rende conto del divenire della relazione e dei progressi nella stesura dei saggi, le corrispondenti annotazioni di Anya che colloca gli avvenimenti in una luce molto diversa e infine l'esito stesso del lavoro di John C., i 55 contributi di "Opinioni forti".
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