La porta del tempo. Micene, 1184 a.C.
Il giornalista italo-americano Robert Zardi parte per uno scoop in Grecia, lasciandosi alle spalle carriera in crisi e matrimonio sfasciato. L'archeologo Strapoulos gli comunica clamorose scoperte nei sotterranei di Micene. Zardi si imbatte in un manufatto non attribuibile alla civiltà micenea: una porta temporale, che lo scaglia nell'antica Micene, nudo e senza memoria. Si trova coinvolto in una guerra occulta - coerente con il mito - tra la casta dei sacerdoti e la polizia segreta, seguaci delle bellicose divinità olimpiche, e l'antico potere matriarcale, impersonato dalla regina. Sul conflitto incombe l'antichissimo enigma degli scomparsi "signori del tempo". Potere maschile e brama di guerra conducono verso il sacrificio umano, la vergine Ifigenia. Senza saperlo, Zardi si trova a impersonare una profezia, a poter incidere sul passato, e deviare il corso del mito.
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